Cammini 2017

L’iniziativa Cammini LTER è giunta nel 2017 alla sua terza edizione, con due Cammini nazionali e la sua adozione a livello internazionale dalla Rete ILTER, con l’iniziativa “Trails” (TRAvelling through ecosystems and bIodiversity: Long-term ecological research for citizens).

Il Cammino appenninico si è svolto sui monti dell’Abruzzo e ha unito due siti LTER di alta quota, gestiti dai Carabinieri Forestali (ex CFS) e dall’Università del Molise, dal Gran Sasso alla Majella. Il cammino ha percorso il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino Centrale, dalla mugheta alle praterie di alta quota fino alla tundra alpina, con elevatissimi valori di biodiversità, attraversando aree ad alto valore ambientale e turistico, due Parchi Nazionali e una Riserva Statale.

Il Cammino è partito il 20 luglio 2017 dal Gran Sasso e è proseguito fino alla Majella, dove si è concluso il 23 luglio, con attività di rilevamento della vegetazione e del microclima e osservazioni geologiche e faunistiche lungo tutto il percorso, con l’assistenza di botanici, zoologi e geologi.

Sul Gran Sasso i partecipanti hanno potuto effettuare una breve escursione adatta a tutti attraverso il sito LTER, mentre sulla Majella per raggiungere le più elevate stazioni di rilevamento LTER (a quota 2700 m) ne è stata organizzata una più impegnativa (adatta solo a persone ben allenate). Momenti speciali hanno visto uniti ricercatori, naturalisti dilettanti e volontari sul Gran Sasso e sulla Majella, con particolari studi intensivi sul campo (“Bioblitz”) e cacce al tesoro botanico, per determinare le specie vegetali e animali che vivono in quelle aree.

Antropica si è svolto in bicicletta, collegando fra loro – in otto giorni – il Golfo di Napoli e il Mar Piccolo di Taranto. Aveva come obiettivo la sensibilizzazione dei partecipanti sul tema dell’impatto antropico sugli ecosistemi, sulla perdita di habitat e biodiversità e sulla fragilità degli ecosistemi acquatici a causa dello sfruttamento dei sistemi costieri per attività industriali e, infine, la condivisione della responsabilità di tutti i comparti della società nei confronti dell’ambiente. Il percorso di Antropica ha tagliato in senso longitudinale la penisola italiana, tra le regioni Campania, Basilicata e Puglia.

Le attività di comunicazione sono state rivolte principalmente a studenti delle scuole primarie e secondarie. Durante Antropica si è inaugurata una nuova forma di public engagement, i Sea Futuring Tours, un ciclo di laboratori cittadini con l’obiettivo di raccogliere nuovi modi di immaginare il futuro del mare, che si sono svolti nelle due aree costiere italiane (Bagnoli, nel golfo di Napoli e Mar Piccolo, in quello di Taranto) in cui sorgono i due siti LTER toccati da Antropica.

I partecipanti hanno attraversato ecosistemi fortemente antropizzati, prevalentemente lungo le coste di Campania e Puglia, in particolare a causa della presenza di un impianto siderurgico (fabbrica dismessa a Bagnoli e ancora attiva a Taranto, insediata su un lungo tratto di costa delle due città). Il pubblico è stato ingaggiato in piccoli e grandi centri delle suddette regioni, che sono state attraversate seguendo un itinerario intersecante numerosi contesti di stampo scientifico-naturalistico significativi per il rapporto uomo-ambiente, come i Golfi di Napoli e Salerno (produzione ittica, trasporto marittimo, industria e turismo), il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (aree SIC e ZPS) e il Parco della Murgia Materana (conservazione della biodiversità, degli ecosistemi e la valorizzazione di elementi di utilizzo del territorio tradizionali e a basso impatto ambientale) e l’Acquedotto Pugliese (istituzione di rilevanza nazionale per la gestione della risorsa acqua).

Le esperienze di questo Cammino e del Cammino “Terramare – Il racconto del cambiamento tra foreste, laghi e mare” del 2016, sono stati raccolti nel libro “ANTHROPICA. VIAGGIO NELL’ITALIA DEL CAMBIAMENTO AMBIENTALE” (Hoepli 2023), i cui autori sono Domenico D’Alelio ed Emanuela Dattolo.

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