Cammini 2016

La seconda edizione dei Cammini è stata interamente dedicata alla celebrazione dei 150 anni della formulazione del concetto di ecologia (Ernst Haeckel, 1866), ha previsto 4 Cammini e ha interessato nove siti della Rete.

Tre dei quattro Cammini realizzati portavano lo stesso nome, “Terramare”, a indicare il loro comune obiettivo di unire idealmente e concretamente l’ambiente terrestre con quello acquatico. I tre Cammini, svolti a piedi, in bicicletta e in canoa, si sono conclusi nella Laguna di Venezia presso la sede dell’Istituto di Scienze Marine del CNR, con un evento finale aperto al pubblico. Il quarto percorso si è svolto invece sull’Appenino, focalizzato sulla biodiversità di alta quota.

Il Cammino è partito il 21 giugno dal Golfo di Trieste per arrivare il 28 giugno nella Laguna di Venezia. Si è svolto prevalentemente all’interno del macro-sito LTER “Alto Adriatico” e ha collegato i siti di ricerca Golfo di Trieste e Laguna di Venezia, attraversando habitat marini, lagunari e terrestri in un percorso ecologico a basso impatto: a nuoto, in canoa e in bicicletta.

Il percorso aveva come obiettivo la sensibilizzazione dei partecipanti sui temi della biodiversità e della complessità degli ecosistemi marini, terrestri e lagunari e della loro delicata gestione. In particolare, in ogni tappa, sono stati organizzati eventi rivolti ai cittadini e agli amministratori locali al fine di mettere in evidenza l’importanza degli studi ecologici a lungo termine per imparare a valutare lo stato degli ecosistemi.

La prima tappa, a nuoto dal Parco Marino di Miramare alla sede OGS di Santa Croce, è avvenuta in concomitanza con l’”Ocean Sampling Day”, un evento mondiale di campionamento delle acque marine e oceaniche. La sede di CNR ISMAR, nell’antico Arsenale di Venezia, ha accolto la tappa finale di questo Cammino con un evento aperto al pubblico, per parlare di ecologia e biodiversità marine, attraverso il racconto partecipato del Cammino e la condivisione delle proprie attività di ricerca in ambito LTER.

Attraverso sei tappe percorse prevalentemente in bicicletta, questo Cammino ha attraversato tre regioni del Nord Italia (Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto), tra fiumi, laghi, foreste, praterie, colline, zone umide per arrivare poi a Venezia, dove Terra e Mare sono in perenne ricerca di armonia.

Il cammino è partito dal sito LTER di Bosco Fontana il 1° luglio e si è concluso il 6 luglio 2016, snodandosi tra gli ecosistemi lacustri del Nord Italia (Lago di Garda e Lago di Tovel), attraverso la Valsugana per arrivare nella Laguna di Venezia. Il Cammino è terminato a Venezia nella sede di CNR ISMAR, in un evento, aperto al pubblico in cui si è incontrato con l’altro Cammino” Terramare – Il racconto del viaggio del legno dalle foreste”.

Il percorso ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione dei partecipanti sui temi della biodiversità e della fragilità degli ecosistemi attraversati, che, seppure molto diversi dal punto di vista naturalistico, sono accumunati dalla estrema vulnerabilità ai cambiamenti climatici e alle pressioni antropiche. Seguendo prevalentemente il corso dei fiumi Mincio e Adige, la bicistaffetta ha attraversato un habitat “relitto” dell’ecosistema forestale tipico delle zone temperate dell’Europa occidentale (Bosco Fontana), due parchi fluviali (del Mincio e del Sarca), due ecosistemi lacustri (Lago di Garda e Tovel), un habitat di alta quota (Parco naturale Adamello Brenta) e uno lagunare (Laguna di Venezia). Grazie alla collaborazione di esperti di varie discipline (biologi ornitologi e geologi), i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere gli organismi animali e vegetali tipici di ciascun ambiente e hanno appreso le modalità di osservazione a lungo termine attuate dai responsabili dei siti LTER.

Le esperienze di questo Cammino e del Cammino Antropica del 2017, sono stati raccolti nel libro “ANTHROPICA. VIAGGIO NELL’ITALIA DEL CAMBIAMENTO AMBIENTALE” (Hoepli 2023), i cui autori sono Domenico D’Alelio ed Emanuela Dattolo.

Il Cammino ha visto la sua partenza nelle famose foreste di abete rosso del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino (TN), dove è situato il sito LTER Valbona, per concludersi, dopo un viaggio di 6 giorni, in un altro sito LTER, quello della Laguna di Venezia presso la sede di CNR ISMAR, in concomitanza con l’arrivo del Cammino “Terramare – Il racconto del cambiamento tra foreste, laghi e mare”, proveniente dal sito LTER Bosco della Fontana. Il percorso è stato tracciato ricalcando le orme di alcune delle più importanti fasi della lavorazione e del trasporto del legno utilizzato nei secoli, ad esempio, per la costruzione di flotte navali, per il commercio nel Mediterraneo o per la realizzazione dei violini di Stradivari. L’obiettivo era di sensibilizzare l’opinione pubblica, le amministrazioni locali, semplici appassionati di montagna e operatori del settore silvopastorale, sulla complessità dell’ecosistema foresta, sui servizi ecosistemici che possono fornire alla collettività e sul ruolo che la ricerca svolge in questi ambiti.

Durante il Cammino ci si è confrontati sulla strategia che la ricerca deve adottare per trasmettere alla comunità questi concetti, sull’importanza di studiare le dinamiche naturali in atto nelle nostre foreste, gli effetti dell’impatto antropico, dei cambiamenti climatici e delle minacce per la conservazione della biodiversità.

Si sono incontrati e si sono ascoltati gli abitanti della montagna, persone che vivono quotidianamente a contatto con questi ambienti e con i suoi cambiamenti e che devono continuamente lottare per poter sopravvivere alle leggi di mercato, ormai orientate verso un’economia a scala globale.

Il Cammino ha avuto come tema principale il percorso che il legno faceva da Paneveggio a Venezia (la fluitazione del legno), ospitando la mostra “Un fiume di legno”, presso l’Arsenale a Venezia.

Il Cammino si è svolto sui monti dell’Abruzzo, all’interno del macrosito LTER-Italia “Appennini: ecosistemi d’alta quota”, comprendendo i siti di ricerca Velino, Gran Sasso d’Italia e Majella e attraversando il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino Centrale, in territorio delle provincie di L’Aquila e Pescara.

Ha percorso, prevalentemente a piedi, il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino Centrale, dai boschi misti, alla faggeta, alle praterie di alta quota fino alla tundra alpina, con elevatissimi valori di biodiversità. Si sono attraversate aree ad alto valore ambientale e turistico e tre Parchi Naturali, uno Regionale (Sirente-Velino) e gli altri due Nazionali (Gran Sasso e Majella).

Il Cammino è partito il 20 luglio 2016 con un evento di apertura ai piedi del Monte Velino proseguendo fino alla Majella, dove il Cammino si è concluso il 24 luglio, con attività di rilevamento della vegetazione e del microclima ed osservazioni geologiche e faunistiche lungo tutto il percorso, caratterizzato da costanti attività di interpretazione ambientale con l’assistenza di botanici, ornitologi e geologi.

Momenti speciali hanno visto uniti ricercatori, naturalisti dilettanti e volontari sul Gran Sasso e sulla Majella, con particolari studi intensivi sul campo (Bioblitz) e cacce al tesoro botanico, per determinare le specie vegetali e animali che vivono in quelle aree.

Torna in alto