Lo spirito dei luoghi e la diversità del vivente: sviluppi del progetto RiViVe tra gli ambienti naturali di Collelongo e di Pianpicollo Selvatico

Ideato nell’ambito dello Spoke 7 del National Biodiversity Future Center (NBFC), che mira a creare nuovi linguaggi e format di comunicazione e di educazione sulla biodiversità, RiViVe propone un percorso di riflessione transdisciplinare per affrontare in maniera collaborativa le sfide connesse alla perdita di biodiversità ma anche alla valorizzazione della sua ricchezza. In attesa del bando per la partecipazione al Laboratorio Residenziale, che verrà lanciato nei primi mesi del 2025, seguiamo gli esiti dei primi due incontri di progettazione di RiViVe, a Collelongo (L’Aquila), sede di uno dei siti di ricerca ecologica a lungo termine LTER-Italia, e a Pianpicollo Selvatico (CN), Centro per la ricerca nelle arti e nelle scienze.

RiViVe – Ripensare la Diversità del Vivente propone una serie di attività da svolgersi in modalità di laboratorio residenziale, che affrontano – sul piano teorico e pratico – le più attuali questioni riguardanti la diversità del vivente, allo scopo di ispirare nuove visioni e traiettorie di ricerca e azione nelle giovani generazioni e in coloro che si occupano a vario titolo di biodiversità.

La prospettiva è di costruire un percorso transdisciplinare che operi in stretta sinergia con le caratteristiche ambientali, ecologiche, sociali, culturali e storiche del luogo scelto per la prima edizione della Residenza: Collelongo (AQ), uno dei siti della Rete di ricerca ecologica a lungo termine LTER-Italia coordinata dal CNR. Si tratta di un contesto complesso, costituito da una vasta area forestale che si estende nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in cui operano numerose istituzioni di ricerca, musei, comunità e associazioni attive nello studio e nella tutela della biodiversità del territorio.

Il progetto si snoda lungo alcune tappe che sono cominciate già negli scorsi mesi del 2024, quando il Gruppo di Lavoro Transdisciplinare (GdLT) che ha ideato la proposta RiViVe ha cominciato a collaborare in due incontri in presenza, con l’obiettivo di avviare una fase di autoformazione su teorie e pratiche transdisciplinari sulla biodiversità, necessaria per la co-creazione del Laboratorio Residenziale che si terrà nell’autunno 2025. Il primo incontro si è tenuto, durante la prima settimana di settembre 2024, proprio a Collelongo (L’Aquila).

Famoso per le sue antiche faggete, per le tradizioni, per il patrimonio artistico e culturale e per la speciale relazione che i suoi abitanti hanno con il territorio e con la biodiversità che lo abita, Collelongo si è confermato come luogo ideale per esplorare il tema della diversità del vivente attraverso prospettive e approcci metodologici differenti. In questo contesto i componenti del GdLT hanno avuto modo di condividere le proprie radici e le storie che li hanno portati a occuparsi di diversità del vivente, da vari punti di vista. Sono stati esplorati sentieri, strade e musei e si sono tenuti incontri significativi con persone del luogo: tutte suggestioni preziose per la definizione delle attività della Residenza finale.

A fine novembre 2024 il gruppo si è riunito in un altro sito cruciale per il progetto: Pianpicollo Selvatico (Cuneo) una cascina costruita nei primi dell’Ottocento, diventata negli anni una Fondazione per l’incontro di arte e scienza, un laboratorio naturale dove imparare a relazionarsi in maniera autentica con gli esseri viventi e non viventi con cui condividiamo i nostri spazi. Il soggiorno a Pianpicollo Selvatico è servito a confrontarsi e consolidare le esperienze fatte a Collelongo, e a tracciare una prima selezione di temi da trattare durante la Residenza.

I prossimi passi del progetto prevedono, nel primo semestre del 2025, due ulteriori incontri del GdLT, nuovamente a Collelongo e a Pianpicollo Selvatico, e il lancio di un bando per selezionare i partecipanti alla Residenza di questa prima edizione di RiViVe, che sarà indirizzato a figure di provenienza diversa che si occupino di biodiversità in ambiti di studio, ricerca, gestionali, educativi o di comunicazione.

L’approccio transdisciplinare del gruppo è frutto della collaborazione tra ecologi, artisti, antropologi, scienziati sociali e di Environmental Humanities, e con il personale che opera nei musei scientifici. Oltre a IREA del CNR, che coordina la proposta, partecipano al processo co-creativo  di RiViVe altri istituti CNR (IBE, IRSA, ISMAR), la Rete LTER Italia ed Enti extra CNR: (Fondazione Pianpicollo Selvatico ETS, centro per la ricerca nelle arti e le scienze; Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) – Gruppo Educazione Musei Scientifici (GEMS); Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Università Ca’ Foscari di Venezia – New Institute – Centre for Environmental Humanities (Centro NICHE).

Il Laboratorio Residenziale RiViVe si presenta come progetto pilota nell’ambito del Biodiversity Gateway, che sarà anche parte dell’eredità del NBFC dopo il 2026. La sua prospettiva è infatti di costituire, nel corso di successive edizioni che potranno svolgersi in altri siti della rete LTER o di interesse per la biodiversità, una comunità allargata di “Ambassadors” che condividano le riflessioni maturate nel Laboratorio, promuovendo azioni di comunicazione e di coinvolgimento pubblico sui temi legati alla biodiversità e all’intersezione di natura, scienza e società.

Gli aggiornamenti sul progetto sono disponibili sul sito www.lteritalia.it e sotto forma di comunicati periodici su quelli del NBFC https://www.nbfc.it/news e del CNR nelle sezioni https://www.cnr.it/it/news ed https://www.cnr.it/it/eventi. Inoltre, è possibile seguire il progetto sui canali social di LTER-Italia con l’hashtag #RiViVe.

Per informazioni e approfondimenti, Alba L’Astorina: lastorina.a@irea.cnr.it

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